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Le due avanguardie. La Collezione Mattioli a San Pietroburgo fino al 4 ottobre 2021

Lo scorso 15 luglio nella sede del Museo Russo presso il Castello di San Michele a San Pietroburgo, l’Ambasciatore d’Italia in Russia Pasquale Terracciano, ha inaugurato La mostra “Le due avanguardie. La collezione Mattioli in dialogo con l’avanguardia russa” nell’ambito delle iniziative per celebrare l’Anno incrociato Italia-Russia dei Musei. La mostra, patrocinata e sostenuta dall’Ambasciata d’Italia a Mosca, dal Consolato Generale a San Pietroburgo e dall’Istituto Italiano di Cultura a San Pietroburgo, è realizzata anche grazie al generoso sostegno finanziario di Sberbank e del Gruppo Pirelli. Si tratta di un’esposizione unica, che porta per la prima volta in Russia i capolavori di alcuni dei più noti futuristi italiani, mettendoli a confronto con le opere dei maestri del cubofuturismo russo, in un interessante dialogo contrastivo fra movimenti di idee e correnti artistiche.

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Le origini del movimento futurista sono strettamente connesse all’era del progresso tecnologico e dell’alta velocità, in sintonia con lo sviluppo dell’Avanguardia russa. Lo stesso Marinetti – dopo aver pubblicato il “Manifesto del Futurismo” nel 1909 – visitando la Russia nel gennaio del 1914 disse: «Questo è il Paese del Futurismo. Qui non c’è la terribile oppressione del passato, sotto la quale soffocano i Paesi europei. La Russia è giovane, piena di energia e credo che contribuirà moltissimo alla cultura del futuro». E proprio a San Pietroburgo fu data alle stampe la prima edizione russa del suo manifesto (Футуризм, 1914).

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Il versante italiano dell’esposizione include 26 capolavori del Futurismo della famosa collezione di Gianni Mattioli, dichiarata patrimonio nazionale nel 1972 ed in passato esposte nel museo Peggy Guggenheim di Venezia. Per l’ultima volta fuori dall’Italia i visitatori potranno ammirare a San Pietroburgo le straordinarie opere di Amedeo Modigliani, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carra, Giorgio Morandi, Ottone Rosai, Luigi Russolo, Gino Severini, Mario Sironi, Ardengo Soffici.

La diversità e l’unicità del Futurismo russo sarà rappresentata dalle opere esposte nelle Stanze di Nicola del Castello di San Michele. I visitatori scopriranno pitture e disegni, dalle opere più celebri a quelle sconosciute, provenienti dai musei russi a dalle collezioni private moscovite. Tra i 50 capolavori esposti spiccano le opere di Natalia Goncharova, David Burliuk, Kazimir Malevich, Aristarkh Lentulov, Lyubov Popova, Olga Rozanova, Aleksandra Ekster e altri esponenti dell’Avanguardia russa.

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All’apertura della mostra sarà trasmesso un concerto di musica futurista, eseguito dal quartetto d’archi dell’Orchestra sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi”.

L’esposizione sarà, inoltre, arricchita da un video animato che narra la storia della collezione Mattioli e da un filmato con immagini d’epoca delle teche RAI sul movimento futurista e sui suoi protagonisti, prodotti dall’Istituto Italiano di Cultura a San Pietroburgo.

La mostra è accompagnata da un catalogo in italiano e in russo e touch-screen informativi per ciascuna opera.

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video su YouTube –  https://youtu.be/H9CFlVned3Y